Phica chiude i battenti per rimediare agli errori fatti, anche foto di donne famose erano finite sul sito per adulti
La piattaforma Phica chiude i battenti e cancella ”tutto ciò che è stato fatto di sbagliato”. L’annuncio viene dato sull’homepage del sito per adulti finito nel mirino per aver pubblicato foto, poi ritoccate, di donne, politiche e con commenti sessisti. Il sito era stato denunciato ieri dalle dem Alessandra Moretti e Valeria Campagna. L’appello della Polizia postale: “Denunciate, segnalare non basta”. Anche dopo la chiusura del sito ‘Phica’, gli investigatori, che hanno già inviato una prima informativa alla Procura di Roma e si avviano a mandarne anche ad altre procure, sono al lavoro per individuare chi ha caricato le foto su diversi forum e portali. Continuano ad arrivare denunce alla polizia postale da parte di donne che hanno trovato proprie immagini intime in rete pubblicate senza il proprio consenso.
Da poco tempo è emersa questa nuova realtà che è decisamente abominevole: il sito Phica.eu che come detto ha ha chiuso dopo anni di attività, sembrava una community di condivisione nata nel 2005, ma in realtà qualcosa è degenerato. Recentemente sono state trovate foto private di influencer, politiche famose e anche donne comuni accompagnate da commenti sessisti, offensivi e gravemente violenti.
Phica non era nato per questo. All’inizio era un forum di immagini erotiche e artistiche, uno spazio pensato per un pubblico adulto CONSENZIENTE, frequentato da appassionati di fotografia. Ma col tempo la natura della piattaforma è cambiata, da un semplice archivio si è trasformata in un luogo dove venivano caricate foto rubate dai social o dal cloud, spesso senza il consenso delle persone ritratte. Accanto alle immagini sono arrivati insulti, sessismo e violenza verbale. Quello che era nato come una community libera è diventato un contenitore di revenge porn e cyberbullismo.
I gestori del sito hanno pubblicato un comunicato in cui si dicono dispiaciuti, dove raccontano di aver provato a bloccare i contenuti tossici, ma senza riuscirci. Così, hanno deciso di chiudere e cancellare tutto quello che era stato fatto di sbagliato. Intanto, la polizia postale ha ricevuto centinaia di segnalazioni da donne in tutta Italia che hanno scoperto immagini rubate dai loro profili social finite su Phica o in altri gruppi simili come “Mia moglie”. Le indagini sono in corso per capire chi gestiva tutto questo, come le foto sono state rubate e chi ha scritto quegli insulti.
Le vittime includono anche donne molto conosciute e famose, tra cui la premier Giorgia Meloni, Elly Schlein e altre politiche, influencer e attrici, talvolta con immagini ritoccate o create con deepfake. Alcune di loro hanno promosso l’idea di una denuncia collettiva, per far sentire forte la propria voce contro questa violenza digitale. Anche il governo e le istituzioni hanno reagito: la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha parlato di “misure specifiche” per contrastare subito questi episodi, e tanti parlamentari hanno espresso sdegno, definendo il caso gravissimo e chiedendo nuove regole e controlli più severi.