Un vero e proprio mercato della droga, attivo giorno e notte, è stato smantellato all’alba dai carabinieri di Livorno nel cuore della città. L’operazione, frutto di un anno di indagini, ha portato a otto arresti in carcere, un arresto ai domiciliari e nove divieti di dimora. In totale, 53 le persone finite sotto accusa per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Il fulcro dello smercio era piazza Garibaldi, dove secondo gli investigatori chiunque poteva acquistare droga senza bisogno di contatti preventivi. Le transazioni avvenivano spesso in pieno giorno, anche davanti ai bambini presenti nelle aree gioco. Una situazione che, oltre a generare allarme sociale, avrebbe favorito altri reati contro il patrimonio e frequenti episodi di violenza tra gli stessi spacciatori.
Le attività investigative sono iniziate a settembre 2024 e hanno visto i carabinieri impegnati in pedinamenti, controlli e nell’uso di sistemi di videosorveglianza posizionati con autorizzazione della Procura. Le telecamere, installate in punti strategici, hanno permesso di documentare un flusso costante di clienti e passaggi di droga, ricostruendo l’organizzazione dello spaccio attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Durante il blitz sono stati sequestrati circa due chili di sostanze stupefacenti. Tra i clienti identificati anche sette minorenni. Gli inquirenti hanno segnalato un episodio particolarmente allarmante: un giovane si sarebbe recato ad acquistare droga portando con sé il figlio di appena due anni.
Secondo le stime, la piazza di spaccio garantiva un guadagno di circa mille euro al giorno. Un flusso costante di denaro e sostanze che aveva trasformato l’area in una delle principali centrali di rifornimento della città.
Con questa operazione, i carabinieri hanno colpito al cuore un sistema radicato che negli ultimi mesi aveva esasperato i residenti della zona e messo a repentaglio la sicurezza di Livorno, restituendo almeno per ora maggiore tranquillità a piazza Garibaldi, tornando ad essere meta cittadina di svago.