Paga un picchiatore per spezzare le mani al figlio gay, padre condannato penalmente e civilmente
Invia un delinquente a spezzare le mani al figlio in quanto gay, dopo la condanna penale ora il risarcimento. Il sicario non ha portato a termine il progetto criminale dell’uomo. Non è bastato il patteggiamento a due anni avvenuto nel 2020 ma c’è stato un ulteriore strascico giudiziario, durato ulteriori cinque anni, nella vicenda del chirurgo plastico di Torino a cui il padre, che non sopportava che il figlio fosse omosessuale e avesse un compagno, nel 2017 aveva inviato un picchiatore con l’incarico di spezzargli le mani in modo da impedirgli di continuare a operare. Il potenziale aggressore, dopo avere pedinato l’uomo, realizzò che non c’era alcun motivo per fargli del male e scelse di non portare a termine la missione per cui era stato pagato, avvisando anzi la potenziale vittima.
Nelle scorse settimane il giudice Marco Bottallo del tribunale civile di Asti, competente in quanto il genitore, oggi 80enne, abita in quella zona, ha condannato l’anziano a risarcire il figlio, Fabrizio Obbialero, oggi 48enne, che ha lo studio in borgata Lesna a Grugliasco, con 17mila euro per il danno biologico che quest’ultimo ha dovuto sopportare nel corso degli anni di ripetute persecuzioni e umiliazioni. Nel procedimento il chirurgo è stato assistito dall’avvocato Maximiliano Bruno, mentre il padre è stato difeso dall’avvocato Paolo Ribero. Il giudice ha riconosciuto il nesso tra le varie vessazioni che l’uomo ha dovuto subire negli anni dal padre, che, oltre all’episodio del sicario, aveva cercato di denigrarlo sui social, lo aveva apostrofato continuamente con termini omofobi, aveva fatto picchiare il suo compagno e anche sua madre, che aveva preso le sue parti e si era separata dal marito dopo 42 anni. Lo stesso danno, però, non è stato riconosciuto al compagno del medico, che si dice pronto a fare appello.
(Fonte Torino Today)