Cronaca

In Lombardia torna l’incubo eroina venduta a prezzi stracciati, l’allarme di un operatore sul campo da anni

Lombardia in controtendenza, torna l’incubo eroina: “Un grammo costa solo 10 euro, i ragazzi hanno ricominciato a bucarsi”. A lanciare l’allarme è Simone Feder, psicologo della C”asa del Giovane” di Pavia che da otto anni, con un gruppo di volontari, frequenta regolarmente il girone di Rogoredo per portare sollievo, ascolto e speranze a ragazzi che vagano come fantasmi in cerca di una dose e dei soldi per pagarla. «Questa sera a Rogoredo c’era tantissima gente. Troppa. E tra loro, tantissimi giovani. Ragazzi. Volti che potrebbero essere i nostri figli — scrive su Linkedin di rientro da una delle sue missioni serali —. Parlo con Andrea, un ragazzo del bosco, e me lo conferma: “Stanno arrivando a ondate. Sempre di più. Molti usano eroina. Non solo la fumano, con le solite stagnole… la bucano».

E in effetti, come in un’immagine strappata a un passato terribile ma che sembrava superato, ecco ricomparire «siringhe ovunque». E c’è da capire cosa stia accadendo nel mercato delle droghe: «Perché tutta questa gente, questi giovani?», chiede lo psicologo a uno dei tossicodipendenti che conosce per nome, e la spiegazione che ne riceve è raggelante: «C’è una guerra in corso. Una guerra tra club, tra bande. E si combatte con i prezzi». A quanto pare, in questo momento a Rogoredo la “nera”, l’eroina, si vende a 10 euro al grammo. La “bianca”, la cocaina, a 30. «Prezzi che rendono la droga più accessibile di un pacchetto di caramelle. È un delirio».

Ma il racconto del cliente aggiunge un altro dettaglio: «Oggi, mentre arrivavo lungo il binario, qualcuno mi ha tirato addosso una bottiglia. Un gesto che parla chiaro: non vogliono che io mi sposti, che vada altrove. Ma come faccio a restare qui, se altrove l’eroina la pago 10 euro al grammo?».

Insomma, le logiche del mercato si dispiegano anche nello spaccio. «E attenzione — aggiunge Simone Feder, citando le parole di un volontario del suo team di un centinaio di persone—. A Rogoredo stanno preparando “la stagione della semina”. E chissà cosa intendono seminare… Anzi, lo sappiamo: vogliono piantare dipendenza e raccogliere disperazione». Cioè fare leva sui prezzi stracciati per attrarre e fidelizzare nuovi, giovani clienti.

«Ma quello che mi preoccupa di più, davvero, è l’innamoramento che vedo negli occhi di tanti di questi ragazzi giovanissimi — dice con amarezza lo psicologo — . L’eroina non è solo una sostanza. Per molti sta diventando un rifugio». Che fare, dunque? «Serve un cambio di paradigma — dice Feder — l’attacco deve essere contro la droga, non contro i drogati, bisogna risalire all’origine di questo disagio e offrire interventi e risposte rapide ai bisogni. Nessuno è irrecuperabile». Occorre intervenire e con tutti i mezzi possibili.

 

(Fonte Corriere della Sera)