Una tragedia ha scosso la cittadina di Terlizzi, in provincia di Bari, dove tre ciclisti sono stati travolti e uccisi da un veicolo in corsa. Con questo drammatico episodio, il numero dei ciclisti deceduti sulle strade italiane dall’inizio dell’anno sale a 130. A rendere noto il bilancio è l’ Asaps– Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, che attraverso l’Osservatorio Sapidata monitora e geolocalizza ogni incidente mortale che coinvolge veicoli a due ruote. I dati aggiornati sono inquietanti: da gennaio sono morte 119 uomini e 11 donne, con 11 incidenti solo negli ultimi 15 giorni. Cinque le vittime già registrate nel solo mese di agosto, di cui quattro in Puglia. Particolarmente colpita la fascia più anziana della popolazione: ben 61 delle vittime avevano più di 65 anni, quasi la metà del totale. Preoccupante anche il fenomeno delle fughe dopo l’impatto, con 12 incidenti mortali causati da pirati della strada.
Dal punto di vista geografico, la Lombardia si conferma la regione più colpita con 32 decessi , seguita da Emilia-Romagna (22) e Veneto (16). Il mese più tragico è stato maggio, con 25 ciclisti uccisi, un triste record negativo rispetto agli anni precedenti. “Un inizio di agosto terribile per gli utenti più vulnerabili delle nostre strade”, ha dichiarato Giordano Biserni, ppresidente dell’Asaps. “Serve un richiamo urgente alla prudenza, soprattutto in questo fine settimana estivo già segnato da episodi drammatici come quello accaduto a Terlizzi”. Il bilancio del 2025, purtroppo, continua a delinearsi come un anno nero per la sicurezza dei ciclisti in Italia. L’appello degli esperti è unanime: occorrono più controlli, infrastrutture ciclabili sicure e una nuova cultura del rispetto tra tutti gli utenti della strada.