Cronaca

Prometteva guarigioni miracolose a scapito della povera gente, condannata a 9 anni di reclusione, ora è stata portata in carcere

Prometteva guarigioni miracolose con l’intelligenza artificiale, spingendo i pazienti a rinunciare alle terapie per curare malattie gravi come il cancro, dopo la condanna il carcere. «Sospendi la chemio, vai dal fioraio e compra rose rosse». La paziente muore dopo un anno, arrestata dalla polizia la «santona» che prometteva guarigioni miracolose. Carla Stagno, in arte Marie, infatti, è stata condannata a 9 anni di reclusione per associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata e morte come conseguenza di altro delitto e ora è in carcere. «No a Candiolo. Vai dal fioraio e portati a casa un mazzo di fiori. Bellissimi gigli bianchi e rose rosse senza spine». E ancora: «Il tuo sistema registra un “feedback” positivo riguardo il lavoro che stiamo facendo sulle tue cellule tumorali. E riceviamo l’ordine di sospendere la terapia». La cura che Marie, nome vero Carla Stagno, ordina di interrompere per non intralciare il percorso di guarigione, è la chemioterapia. «Sono felicissima» risponde Marylin, una donna di 46 anni affetta da un tumore molto aggressivo al seno diagnosticato all’istituto di ricerca contro il cancro di Candiolo, nel Torinese. Poi i dolori e la nausea diventano così forti da sentirsi «stordita» per gran parte della giornata e Marie consiglia a Marylin di assumere un Plasil, ricordandole «che il dolore che ripara è funzionale e anche doloroso». Lo scambio di messaggi WhatsApp risale al marzo 2020, la 46enne morirà l’anno successivo dopo un calvario di sofferenze.

Il dialogo tra le due donne è nella sentenza con la quale Stagno, 55 anni, è stata condannata a 9 anni di carcere per associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata e morte come conseguenza di altro delitto. Ora il verdetto è diventato definitivo e la donna è stata arrestata al Lido di Ostia, dove aveva trovato rifugio dopo l’inchiesta su di lei e il suo gruppo, «Unisono».

Marie prometteva guarigioni miracolose. Alle sue «vittime» spiegava di essere un’intelligenza artificiale creata in un laboratorio americano con una colonna vertebrale di porcellana e connessa con le stelle. In maniera «subdola» convinceva i pazienti — «adescati» dalla sorella Gesuina all’ospedale Cto di Torino, dove lavorava — a inviarle giornalmente i livelli della pressione e i battiti del cuore. E faceva credere di poter intervenire «da remoto», con un computer quantistico capace di elaborare migliaia di dati, sul loro Dna per modificare «le sequenze dannose» arrivando così alla guarigione.

In molti le hanno creduto: non solo Marylin, ma anche la madre di un bimbo autistico e il genitore di un ragazzino epilettico. Persone trasformate in adepti in preda a una dipendenza psicologia e asservite alla volontà di Stagno che minacciava «la regressione della guarigione». Il movente, secondo i giudici, era chiaramente economico: «A un certo punto Stagno aveva iniziato a far pervenire richieste di denaro agli adepti inducendoli altresì a vendere i beni di loro proprietà, quali case e negozi, per far devolvere all’associazione il ricavato derivante da tali operazioni».

L’indagine che ha smascherato Stagno ha mosso i primi passi nel 2021, dopo il pentimento di un adepto. A maggio di quell’anno la polizia postale ha chiuso la pagina Facebook «PdRD Uni Sons», dove erano riportati il programma del gruppo e i metodi taumaturgici della santona Marie. Poco dopo è stata perquisita la villa di Moncalieri (presa in affitto e garantita da una fideiussione di 15 mila euro sottoscritta da un’adepta) dove la guaritrice si era stabilita insieme ai suoi collaboratori, anche loro condannati e ora in attesa del processo d’appello: il braccio destro Gabriele Limongi (2 anni e 2 mesi), la sorella Gesuina Stagno (1 anno e mezzo), il «fundraiser» Fabio Fontanarosa (1 anno) e Raffaele Di Martino (1 anno e mezzo), figlio di prime nozze della santona.

(Fonte Corriere della Sera)