Cronaca

C’è un coccodrillo nel fiume a Ladispoli o è uno scherzo? L’allarme ancora non è rientrato e si cerca il caimano

«Correte, c’è un coccodrillo nel fiume!» L’allarme è scattato sabato 26 luglio, nel pomeriggio, dopo la prima telefonata di un cittadino che segnalava al 112 ciò che era sicuro di aver visto: «Un coccodrillo, mi è sembrato proprio un coccodrillo», ha ribadito agli operatori del numero unico per le emergenze, sorpresi sì ma fino a un certo punto considerato che, un annetto fa, a Ladispoli dovettero già dare la caccia pure a un leone.

La segnalazione, da ieri, non è ancora rientrata. Il coccodrillo è stato notato da diversi cittadini, che hanno raccontato di aver avvistato il rettile nel fiume Sanguinara, che attraversa la cittadina del litorale laziale. Come sempre succede, i presenti hanno azionato anche i cellulari: nel video circolato in rete si vede in effetti un animale, dicono lungo tra i 50 e i 70 centimetri, che nelle sembianze – il colore, le movenze, la coda – potrebbe ricordare un coccodrillo.

Subito sono intervenuti carabinieri, polizia, vigili e Protezione civile, tutti ancora allertati considerato che le ricerche, domenica pomeriggio, non avevano ancora dato esito, negativo o positivo. Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, invita alla cautela: «Potrebbe trattarsi anche di uno scherzo di pessimo gusto – ha fatto sapere – ma le autorità competenti sono allertate e sono intervenute per verificare».

A novembre 2023, invece, la psicosi scoppiò a causa di Kimba, il leone fuggito dal circo che si aggirò per ore – sette – tra le case e i residenti, prima di essere catturato. Anche questa volta, per il caso del coccodrillo, sono state coinvolte le Guardie Ecozoofile FareAmbiente Ladispoli. «Il sindaco giustamente è dovuto intervenire per avvisare i cittadini e mettere in sicurezza la città – dice il presidente delle Guardie Piero Ciancamerla -. Noi siamo scesi nel fosso e abbiamo rimosso tanti rifiuti, ma non abbiamo visto nulla. Non posso escludere né che si tratti solo di uno scherzo né che possa essere stato avvistato davvero un coccodrillo: ci è capitato di recuperare anche delle tartarughe azzannatrici, le persone spesso comprano animali di cui non conoscono la pericolosità e poi quando crescono li abbandonano in posti isolati per disfarsene». Le ricerche, anche col loro apporto, proseguono.

(Fonte Corriere della Sera)