Curiosity

Mettono messaggio in una bottiglia e la lanciano in mare in Canada, 13 anni dopo ritrovata in Irlanda

Anita e Brad, una cena romantica davanti a Terranova (Canada) nel 2012. Alla fine chiudono un messaggio in bottiglia e lo lanciano in mare con un numero di telefono, per gioco: chi lo trova ci chiami. Bottiglia ritrovata ora in Irlanda. Li hanno rintracciati: sposati e ancora felici. Belle notizie che fanno bene al cuore e che offrono speranza, non tutto è perduto. Mentre il mondo intero (cioè, quella parte di mondo che per ora ha la fortuna di non morire di fame o sotto le bombe) si occupa di due amanti finiti loto malgrado sul maxischermo di un concerto, commuove la notizia di altri due innamorati che i loro nomi invece li avevano chiusi dentro una bottiglia gettata in mare tredici anni fa in Canada, davanti alle coste di Terranova : e che ora è stata trovata, quasi tremila chilometri più a est, a cinque fusi orari di distanza, su una spiaggia irlandese. Gli autori del ritrovamento, grazie ai soli riferimenti contenuti nel foglietto ma con l’aiuto dei social attuali, sono riusciti a rintracciare la coppia: e così anche noi adesso sappiamo che Anita e Brad, questi i loro nomi, si sono nel frattempo sposati, sono felici e stanno bene. Così come i loro tre figli. Esistono anche gossip a lieto fine.

Era il 2012 e Brad e Anita si stavano godendo una cenetta a Bell Island, appunto largo della costa di Terranova. A cena finita, davanti al mare, scrissero un messaggio dedicato a se stessi e lo infilarono nella bottiglia di vino che avevano appena vuotato: «Oggi ci siamo goduti la cena, questa bottiglia di vino e la nostra compagnia sulla riva di questa isola». Quindi una specie di scommessa tra loro e il destino, con l’invito «Chiamateci please» rivolto a chi per caso avesse trovato la bottiglia: seguiva un numero di telefono (naturalmente coperto nella foto qui sotto). Brad allora un agente di polizia alle prime armi. Chiuse la bottiglia con un tappo e si prese lui la responsabilità di scagliarla più lontano che poteva, sperando che non si infrangesse sugli scogli.

Il 7 luglio scorso, scrive il Canada Press nel riportare la notizia, la bottiglia è stata trovata da Kate e Jon Gay nella penisola di Maharees, nel sud-ovest dell’Irlanda, a oltre 2.900 chilometri di distanza. Quella stessa notte l’hanno aperta insieme ai membri della loro associazione ambientalista locale. L’hanno letta ad alta voce. E naturalmente hanno composto il numero. Peccato: nessuna risposta.
Ma non si sono arresi. E hanno pubblicato un messaggio sulla pagina Facebook di Maharees Heritage and Conservation, vale a dire la pagina del loro stesso gruppo ambientalista, quello che durante una pulizia della spiaggia aveva ritrovato la bottiglia. Il post è diventato virale. E poche ore più tardi alcuni amici in Canada hanno avvisato Anita e Brad Squires. «Sono state 48 ore piuttosto turbolente», ha detto Brad al Guardian: «Era lunedì sera e stavo mettendo a letto il nostro figlio più piccolo quando il mio telefono ha cominciato a squillare senza sosta. Non sono riuscito a rispondere. Ma poi anche il telefono di Anita si è messo a suonare. L’ho sentita rispondere e scoppiare a ridere. Sono uscito e lei mi ha detto: non ci puoi credere…».

La coppia, che si frequentava da un anno prima dell’escursione a Bell Island, si è sposata nel 2016. Anita è un’infermiera e Brad si è appena ritirato dall’incarico di agente della Royal Canadian Mounted Police. «Eravamo solo due giovani innamorati», ha detto Brad intervistato da Rté Radio: «Ora siamo due persone più mature. Ma ancora innamorate. Siamo contenti che la storia sia trapelata: ha fatto nascere nuove amicizie con persone che non conoscevamo, speriamo di incontrarle presto in Irlanda».

(Fonte Corriere della Sera)