Cronaca

Condannato all’ergastolo ma forse è innocente, la Cassazione ordina la revisione immediata del processo

Potrebbe essere innocente l’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’albanese Alban Zhuka, ucciso a coltellate in via Turati, a Firenze nel quartiere Varlungo, la notte del 16 settembre del 1995, e arrestato e processato a 25 anni di distanza dal delitto. La prima sezione penale della corte di Cassazione nei giorni scorsi ha ordinato il processo di revisione, accogliendo il ricorso dei legali dell’imputato Nikolla Duri contro l’ordinanza della corte d’Appello di Genova che lo aveva negato. Gli ermellini hanno stabilito che la nuova prova di un testimone che scagiona completamente il condannato, merita di essere approfondita in un nuovo processo di secondo grado che si svolgerà a Torino in corte d’Appello, visto che i distretti giudiziari precedenti non possono più essere chiamati a discutere il caso. La corte d’Assise d’Appello di Firenze lo aveva condannato all’ergastolo nel 2022 e la corte d’Appello di Genova aveva negato il processo di revisione nel 2023. Il supertestimone che era presente sul luogo del delitto nel momento in cui fu commesso, non era mai stato individuato nel corso del processo, o ascoltato in sede di indagini, ma il 12 ottobre 2023, aveva riferito agli avvocati difensori che Nikolla Duri era sopraggiunto sul luogo del delitto solo dopo che Alban Zhuka era stato

accoltellato a morte da un’altra persona. Per la suprema corte di Cassazione la corte d’Appello di Genova avrebbe negato il processo di revisione entrando nel merito della vicenda, ma facendo ciò, sempre per gli ermellini, i giudici genovesi sarebbero andati oltre le loro competenze: “Le motivazioni anticipano impropriamente il giudizio di merito” mentre si trattava di stabilire solo se ci fossero gli estremi di un nuovo processo. Per la Cassazione ci sono motivi più che validi per cui: “L’ordinanza impugnata va pertanto annullata, con rinvio per la celebrazione del giudizio di revisione alla Corte di appello di Torino”. Si vedrà.

 

(Fonte Corriere Fiorentino)