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Ronde punitive “anti maranza” in Lombardia, 9 le persone indagate, c’è di mezzo anche “Forza Nuova”

Milano, blitz contro il gruppo “Articolo 52”: nove indagati per ronde punitive “anti-maranza”, ci sono legami con Forza Nuova. Oggi, mercoledì 9 luglio, la polizia di Stato ha effettuato una serie di perquisizioni in Lombardia, nelle province di Milano, Pavia, Monza e Brianza e Como. L’operazione ha coinvolto nove persone, tutte italiane, indagate, a vario titolo, per aver costituito un’associazione a delinquere dedita all’organizzazione di spedizioni punitive, principalmente contro cittadini stranieri. Le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Milano includono l’associazione per delinquere e l’istigazione a delinquere, oltre ad altri reati. Il gruppo, attivo attraverso il profilo Instagram “Articolo 52”, il cui nome richiama l’articolo della Costituzione sul dovere di difesa della Patria, avrebbe distorto tale principio per giustificare una serie di azioni violente. Le indagini, portate avanti dalla Digos di Milano e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lombardia, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno ricostruito le attività del gruppo, composto in prevalenza da individui legati a ideologie dell’estrema destra e residenti in maggioranza nel territorio milanese. Le loro azioni, infatti, erano spesso mosse da atteggiamenti di carattere xenofobo e razzista, venendo giustificate come forma di giustizia popolare dovuta all’assenteismo delle istituzioni locali.

Tramite chat private, gli indagati, pianificavano attacchi nei confronti di giovani stranieri, da loro etichettati come “maranza”, colpevoli, secondo il sodalizio, di piccoli reati o atteggiamenti molesti. Alcuni episodi, filmati e diffusi online dallo stesso gruppo, sono diventati rapidamente virali. Ed è proprio da quei contenuti che sono partite le indagini che hanno portato all’identificazione dei responsabili. I video hanno facilitato l’individualizzazione dei soggetti coinvolti. Gli indagati hanno età comprese tra i 23 e i 49 anni, e dalle perquisizioni è stata rilevata nelle loro case la presenza di materiale come spray urticante e un bastone telescopico, che venivano utilizzate nelle cosiddette spedizioni. E risultano essere legati al movimento neofascista Forza Nuova, del quale ne avevano appoggiato molteplici iniziative contro l‘immigrazione, tra cui manifestazioni e presidi.
Nello specifico, l’inchiesta ha preso avvio da un’aggressione avvenuta nella notte tra l’8 e il 9 marzo scorso, in zona Darsena a Milano, quando un giovane straniero è stato colpito perché considerato reo di un furto. Il video, ripreso con uno smartphone, è poi stato diffuso sui profili social del gruppo, rivendicando il gesto con fierezza.

La visibilità ottenuta sui social ha attirato drammaticamente l’interesse di altri utenti, che hanno espresso solidarietà e desiderio di unirsi. Ma tuttavia, al momento, non risultano implicazioni nei fatti da parte di quest’ultimi. Altri episodi analoghi sono avvenuti l’11 e il 28 marzo, con aggressioni registrate rispettivamente nei quartieri Darsena, nuovamente, e San Siro, poi condivise diventando materiale prezioso per lo svolgimento delle indagini, che sono ancora in corso. Quello delle spedizioni punitive, definite in modo semplicistico come ronde, si tratta di un fenomeno contemporaneo sempre più in crescita, in particolare nelle zone metropolitane, e testimoniato sui social, che rischia di diventare una piaga per la società civile, dove per il bene comune la giustizia fai-da-te non deve essere contemplata. Si attendono sviluppi investigativi e giudiziari nei prossimi giorni.