Caldo torrido tra decessi, malori e disagi: blackout a Bergamo e Firenze, a parigi chiude la Tour Eiffel, scatta l’emergenza
Italia da bollino rosso, una donna muore e un operaio è in coma. Blackout a Firenze e Bergamo. Arriva il protocollo anti-caldo,+20% accessi ai Pronto soccorso. Si è accasciata al suolo su un marciapiede arroventato dal sole di Bagheria e non s’è più rialzata. Il caldo torrido di questo avvio d’estate ha fatto un’altra vittima, stavolta nel Palermitano: una donna cardiopatica di 53 anni. Malori, decessi e disagi, in Italia e non solo: A Parigi ha chiuso la Tour Eiffel. Emergenza ovunque.
E dopo la morte, lunedì, di un operaio a San Lazzaro di Savena sono critiche le condizioni di un suo collega a Tezze sul Brenta, nel Vicentino, colto da un malore insieme a un altro operaio mentre lavorava in una cisterna di alluminio, satura di vapori favoriti dalle alte temperature: è intubato e in coma.
A Firenze, in pieno centro gremito di turisti, tra il picco di consumo dei condizionatori e il surriscaldamento dei cavi, è saltata la corrente: uffici, case, hotel e negozi al buio nel cuore della città. Stessa scena a Bergamo, dove si sono spenti anche i semafori.
Scene dell’Italia del gran caldo, dal sud al nord, dal centro alle isole. Il solleone non risparmia nessuno in questa ennesima giornata rovente, con 17 città da bollino rosso a cui mercoledì si aggiungerà Campobasso. Nel frattempo Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino sono ‘rosse’ da giovedì scorso, e sono esauste. Le Regioni proprio in queste ore stanno varando le loro ordinanze per salvaguardare chi lavora con la canicola, ma domani pomeriggio la ministra Marina Calderone firmerà un protocollo quadro tra ministero del Lavoro, imprese e sindacati per l'”adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro”, con tutele sugli orari, la sorveglianza sanitaria, la previsione di abbigliamento adeguato e ammortizzatori sociali per i settori più colpiti.
Solo il comparto agricolo infatti, secondo Coldiretti, conta mezzo milione di operatori nelle campagne lungo tutta la Penisola per la raccolta estiva. E dunque, grazie al momento alle ordinanze regionali, in Sardegna gli agricoltori, e gli edili, non potranno lavorare all’aperto tra le 12,30 e le 16 fino alla fine di agosto; un decreto con le stesse finalità è stato emesso in Veneto, nel Lazio, in Lombardia. E stessi provvedimenti sono stati presi in Emilia-Romagna (che comprende anche i piazzali della logistica) e in Piemonte. In Sicilia l’ordinanza è attiva dal 26 giugno, le Marche la vareranno il 3 luglio, in anticipo di un mese rispetto allo scorso anno.
Bisogna tenere duro fino a venerdì, secondo i meteorologi, quanto l’anticiclone rovente cederà il passo al maltempo sulle Alpi e sul nord. Poi le nuvole scenderanno verso il centrosud per lunedì accompagnate, si prevede, da violente grandinate e piogge torrenziali.
Intanto però i residenti boccheggiano, per non dire dei turisti: ha rischiato grosso una donna asiatica di 66 anni che ha perso i sensi sulla terrazza del Duomo di Milano ed è stata portata di corsa al Policlinico. Ma gli ospedali a loro volta ansimano e non solo per il termometro: nei pronti soccorso si registra una impennata di accessi fino al 20% in più, e non già tanto per il caldo in sé, quanto per i suoi effetti sui più fragili: anziani, malati cronici, persone con patologie multiple. In Calabria i Pronto soccorso sono stati rafforzati con 30 specializzandi per i codici meno gravi. La Regione Liguria ha attivato un Piano per i circa 5.500 cittadini vulnerabili e a rischio: l’entroterra spezzino ha registrato temperature vicine ai 40°.
Le città, nel frattempo, corrono ai ripari. Roma – invasa dai pellegrini del Giubileo – sarà ‘rossa’ fino al 3 luglio: sono operative le tende raffrescate della Croce Rossa, i presidi di Protezione civile delle basiliche e delle stazioni. A Napoli esiste una mappa dei ‘rifugi climatici’, una trentina tra ville e giardini, e in Campania i Comuni aprono centri di accoglienza.
Telefono amico e ‘pony della solidarietà’ per i beni di prima necessità nel Piano caldo di Bari. E poi, in giro per la Penisola, ingressi gratuiti nelle piscine comunali, inviti a frequentare i musei civici, le sale climatizzate dei centri anziani e, al limite, anche i centri commerciali: anche con passeggiata tra le vetrine si scongiura il rischio di uno choc termico.
(Fonte Ansa)