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La pesante sconfitta della Juvenuts al mondiale per club deve far riflettere per il mercato

La Juventus di Igor Tudor ha perso rovinosamente 5-2 contro il Manchester City. Una sconfitta, però, che non ha compromesso il cammino nella competizione, ma soltanto il primo posto nel raggruppamento. La qualificazione, infatti, era già stata matematicamente raggiunta dopo le vittorie contro l’Al-Ain ed il Wydad Casablanca. Agli ottavi, adesso, i bianconeri se la dovranno vedere contro il Real Madrid, che vincendo nella notte per tre reti a zero contro il Salisburgo si è assicurato il primo posto nel girone H.
In seguito alla manita ricevuta, a destare preoccupazione è soprattutto la fragilità difensiva emersa. Il Manchester City rappresentava il primo grande ostacolo della competizione, in quanto nelle due precedenti gare la Juve partiva da assoluta favorita. Il trio composto da Kelly, Kalulu e Savona – sostituito a gara in corso a causa di un infortunio da Gatti – non ha saputo reggere l’urto dell’attacco della squadra di Guardiola, evidenziando non pochi limiti. Senza almeno quattro decisivi interventi di Di Gregorio, il passivo al Camping World Stadium di Orlando sarebbe potuto essere addirittura più pesante.
Ciò deve necessariamente far riflettere la dirigenza, con Comolli chiamato a dover intervenire sul mercato in entrata.

Il ritorno di Bremer riporta certezze, ma non basta. Nell’ultimo decennio la difesa è stata un vero e proprio marchio di fabbrica riconosciuto in tutta Europa, nonché per anni la migliore per numeri della Serie A. Servirà dunque investire su profili dotati di esperienza che possano apportare maggiore equilibrio al reparto. Il tempo delle scommesse, se l’obiettivo è riportare la Juve ad avere uno status da big in Europa e a competere per la vittoria finale del campionato, è finito.

La debacle di ieri sera ha anche rimarcato la questione legata a Dusan Vlahovic. Il serbo, reduce dalla peggiore stagione da quando veste la maglia della Juventus, nonostante il gol, non ha dato segni di risveglio, risultando impalpabile. Negli highlights appare più per le occasioni mancate a tu per tu con Ederson che per le giocate decisive. Il suo futuro sembra destinato ad essere lontano da Torino, dove il feeling con la tifoseria è giunto ai minimi termini. La Juventus dovrà però capire come muoversi, un discorso che riguarda implicitamente anche Kolo Muani. L’attaccante francese è in prestito dal Paris Saint-Germain, e sulla sua permanenza sono in atto valutazioni. Certamente i bianconeri non possono permettersi di perdere i due attaccanti centrali in rosa nella stessa sessione di mercato, perché vorrebbe dire dover investire gran parte del budget sul reparto offensivo, quando la rosa ha bisogno di azioni in entrata in più reparti.

Le maggiori testate giornalistiche, in merito, riportano dell’interessamento per il canadese Jonathan David, appena svincolato dal Lille, sul quale però si registra l’attenzione di numerosi club di premier, in particolare l’Arsenal. Lampante testimonianza di come l’ innesto di un nuovo attaccante rimanga una priorità assoluta per la dirigenza juventina. Tutte situazioni di mercato, dunque, che, tolti alcuni punti fermi quali Yildiz, rendono la squadra di Tudor un cantiere aperto.