Ogni anno in Italia si spendono 17 miliardi di euro per acquistare sostanze stupefacenti, cocaina in aumento
In Italia il consumo di droghe non accenna a diminuire. Il mercato resta stabile, le sostanze circolano con facilità e l’impatto sulla salute pubblica è ancora importante. Secondo l’ultima Relazione al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, pubblicata nelle scorse ore, nel 2024 la spesa per l’acquisto di sostanze stupefacenti ha superato i 17 miliardi di euro, con cannabis e cocaina a guidare il mercato.
Le sostanze più diffuse continuano a essere cannabis, cocaina ed eroina, affiancate ora da nuove droghe sintetiche, come i cannabinoidi e i catinoni sintetici. Nonostante l’ampia diffusione, per la prima volta dal 2018 si osserva un leggero calo nel consumo tra i più giovani. Tra gli studenti minorenni, l’uso di cannabinoidi è sceso dal 22% al 21%. In calo anche le Nuove Sostanze Psicoattive, i cannabinoidi sintetici, gli stimolanti, la cocaina e gli allucinogeni. Solo gli oppiacei rimangono stabili all’1,2%. Ma comunque, la cannabis resta la sostanza illegale più consumata dagli under 18, anche se in lieve calo. L’uso è più frequente tra i maschi, ma le ragazze li superano nel consumo di alcol, tabacco e psicofarmaci non prescritti. Tra i minorenni segnalati per possesso di droga, nel 98% dei casi si tratta di cannabis.
Il dato più preoccupante tra i giovanissimi è il cosiddetto policonsumo, cioè l’uso combinato di più sostanze. Oltre un terzo dei pazienti in carico ai servizi per le dipendenze consuma più di una droga, tra i ragazzi è sempre più frequente l’associazione tra cannabis, alcol e psicofarmaci.
Per misurare il consumo reale, le autorità utilizzano anche il monitoraggio delle acque reflue, un metodo che rileva le tracce di droga presenti nei reflui urbani. Le analisi del 2024 confermano che cannabis e cocaina sono le sostanze più rilevate. In media, ogni giorno vengono consumate circa 52 dosi di cannabis e 11 di cocaina ogni 1.000 abitanti. Le concentrazioni più alte di cocaina si trovano a Milano, Torino, Bologna, Firenze e Roma, mentre per la cannabis spiccano città come Padova, Perugia, Trento e Lucca.
A Lucca, in particolare, l’analisi delle acque reflue mostra un aumento del consumo di ecstasy e cannabis, a differenza del trend nazionale in lieve calo. In città si riscontrano anche tracce più alte rispetto alla media di altre sostanze psicoattive.
Anche in altre città italiane si registrano livelli elevati. Padova è tra i primi posti per cannabis, mentre Milano domina per cocaina. Le acque di Firenze e Roma confermano consumi importanti per entrambe le sostanze. Le analisi riflettono un consumo diffuso e costante.
È anche importantissimo da segnalare l’aumento della potenza delle droghe. I prodotti a base di hashish hanno oggi un contenuto di THC triplicato rispetto a dieci anni fa. Sono comparsi anche derivati sintetici ad alta concentrazione, come oli e cristalli con oltre il 90% di principio attivo. Lo stesso vale per cocaina e crack, sempre più puri e pericolosi. Parola d’ordine prevenzione.