Tregua tra l’Iran e Israele. Il cessate il fuoco, annunciato nel cuore della notte da Donald Trump su Truth, ha retto nonostante i timori di violazioni e le reprimende del tycoon. Ed è stato rivendicato da entrambe le parti in conflitto come una vittoria. Il presidente iraniano Masud Pezeshkian ha proclamato “la fine della guerra dei 12 giorni imposta” al suo Paese, dopo essersi detto pronto a tornare “al tavolo delle trattative”, ma continuando a difendere i suoi “diritti legittimi” per il suo programma nucleare, arricchimento dell’uranio compreso.
Gaza: La mort regna sovrana e indisturbata. Sette soldati israeliani sono stati uccisi in un singolo attacco nel sud della Striscia di Gaza. I militari avevano età comprese tra i 19 e i 21 anni. Secondo un’indagine dell’Esercito, un miliziano palestinese ha piazzato una bomba sul veicolo corazzato Puma in cui si trovavano i soldati a Khan Younis: l’esplosione ha incendiato il mezzo e tutti i soldati a bordo sono morti nel rogo.
Ucraina: La guerra infinita. Secondo il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, il bombardamento ha inoltre danneggiato 19 scuole, 10 asili, una scuola professionale, una scuola di musica e un ufficio di assistenza sociale, oltre a 8 strutture sanitarie. Ieri all’Aja il vertice Nato, dove è atteso l’accordo sul 5% per le spese militari fortemente voluto da Trump. Volodymyr Zelensky e il presidente Usa hanno in programma di incontrarsi oggi a margine del summit. Si vedrà.