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Doppio corteo a Roma contro le guerre, le politiche Ue del riarmo e per la pace a Gaza

Manifestazioni contro guerra e riarmo, e per la fine del massacro a Gaza, a Roma i due cortei, 100 mila in piazza. Il corteo nazionale anti-riamo è terminato nei pressi del Colosseo, e secondo gli organizzatori sono scese in piazza oltre 100mila persone. Hanno sfilato anche Avs, M5s – che hanno aderito ufficialmente alla manifestazione – e alcuni singoli esponenti del Pd. Svoltosi anche il corteo nazionale contro le guerre e per la Palestina, promosso da Potere al Popolo, Usb, Cambiare Rotta e il movimento degli studenti palestinesi. Oggi 21 giugno si sono tenute due manifestazioni, organizzate a Roma, nell’ambito della settimana di mobilitazione europea in occasione del vertice Nato a L’Aja del 24 e 25 giugno.

La prima è stata promossa dalla campagna europea Stop ReArm Europe e organizzata tra gli altri da Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia. Il ritrovo è stato a Porta San Paolo (Piazzale Ostiense). I promotori di questa prima manifestazione si definiscono “una marea di persone e organizzazioni che da sempre e ogni giorno lottano per disarmare il nostro Paese, l’Europa e il mondo, per fermare tutte le guerre e i conflitti, le occupazioni, le ingiustizie, lo sfruttamento, il patriarcato, la repressione, per la democrazia, il lavoro, i diritti, la giustizia sociale e climatica e la pace, ciascuno a suo modo, ciascuno con i suoi strumenti”.

Pd, M5s e Avs hanno depositato “una mozione unitaria per chiedere la revoca del memorandum d’intesa con il governo israeliano nel settore militare e della difesa e la sospensione di qualsiasi forma di cooperazione militare con Israele”. Lo hanno annunciato i leader di partito Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Al corteo era presente anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde: “Questa è una piazza convocata dai movimenti associativi. Io non sono interessato a costruire il campo largo del centrosinistra in queste occasioni”, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto delle divisioni sulle presenze all’evento odierno all’interno del centrosinistra. “Mi interessa fare in modo che la maggior parte degli italiani abbia la consapevolezza di quello che sta accadendo in questo momento”. Questa piazza ha un precedente, il 5 aprile. C’è un popolo, la stragrande maggioranza, che dice che la corsa al riarmo è una follia”. Così Giuseppe Conte (M5s) allo stesso corteo. “È folle contribuire all’esclusione, togliendo fondi al welfare. Ora ci ritroveremo anche il 24 a L’Aia”, ha poi aggiunto. Avs, M5s hanno aderito ufficialmente alla manifestazione, ed erano presenti anche alcuni singoli esponenti del Pd.

Sul corteo si è espresso anche il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin. “È bene, è bene che ci sia una mobilitazione in generale per evitare la corsa al riarmo”, ha detto. “Rientra nel secondo appello che il Papa ha fatto: il primo sulla conversione del debito e poi quello di costituire un fondo per debellare la fame nel mondo usando i proventi destinati alla costruzione di armi”. La manifestazione indetta da Stop ReArm Europe è stata un ‘die in’: i partecipanti sono stati invitati a stendersi per terra con un sudario, accompagnati dalla registrazione dei bombardamenti su Gaza. Così si voleva “rendere visibile, con i nostri corpi, il genocidio ancora in atto del popolo palestinese e la morte e la devastazione che portano tutte le guerre”, hanno spiegato gli organizzatori.

“Only one choice, disarm the world”, si leggeva su alcuni striscioni. Ad aprire gli interventi è stato il portavoce della comunità palestinese nel Lazio Yousef Salman, che ha detto: “La Palestina continua a soffrire e a morire sotto gli occhi di tutti. È uno sterminio. Anche voi italiani quando siete stati occupati avete combattuto. Anche noi e anche noi avremo il nostro 25 aprile”. Ne è seguito lo slogan “Palestina libera”.

 

(Fonte Sky tg 24)