Cronaca

Gli aveva sparato due colpi di pistola alla schiena per una lite, dopo la condanna penale ora dovrà risarcire la vittima con 500 mila euro

Dopo un litigio era andato a prendere la pistola e gli aveva sparato due colpi alla schiena prorpio mentre stava andando via dopo una furente lite, ora al termine del lungo iter giudiziario, durato quasi 11 anni, i giudici hanno stabilito anche il risarcimento nei confronti della vittima, dopo aver definito nel 2019 la vicenda in sede penale: l’uomo sopravvissuto alla sparatoria avrà 501 mila euro per danni patrimoniali e morali. Simone Gherdovich nel novembre del 2014 aveva 28 anni, allevava cani ed era un Calciante dei Rossi di Santa Maria Novella, del Calcio Storico Fiorentino, e quella sera era entrato nel cantiere edile di proprietà di Fabio Ermiraldo (45 anni all’epoca dei fatti), situato a poca distanza dal suo allevamento. Era nata un’accesa discussione molto accesa e violenta tra i due, e si era arrivati alle vie di fatto. Dopo l’alterco e la rissa la vittima si era girata per dirigersi lentamente verso l’uscita. A quel punto, secondo la ricostruzione processuale,  l’imprenditore era entrato in un container adibito a ufficio, e ne era uscito con un’arma in pugno, una Taurus semiautomatica calibro 45, esplodendo due colpi contro il suo “nemico”. Dopo la sparatoria Emiraldo si era allontanato a bordo della sua auto per poi essere arrestato dai carabinieri che lo avevano raggiunto telefonicamente per convicerlo ad arrendersi per non peggiorare le cose, e Gherdovich era stato trasportato d’urgenza al Careggi per sottoporsi a un delicato intervento per le ferite riportate. Ma al termine della degenza era rimasto zoppo per le lesioni permamenti riportate. Ne ra venuto fuori un processo penale per tentato omicidio a carico di Emiraldo che alla fine era stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione e a 43 mila di provvisionale nei confronti della vittima, dalla corte d’Appello firoentina, dopo un rinvio della Cassazione, che aveva inviato gli atti al Tribunale civile per la quantificazione totale dei danni da risarcire alla vittima. Nei giorni scorsi, il Tribunale di Firenze ha stabilito, come detto, un risarcimento totale di 501 mila euro più interessi e circa 24 mila euro di spese legali, che l’imprenditore dovrà pagare alla vittima. L’uomo aveva sostenuto in aula che non avrebbe sparato alla vittima se quest’ultimo non avesse avviato prima una violenta aggressione ai suoi danni, al culmine dell’alterco di quel giorno di novembre, chiedendo che venisse riconosciuto il concorso di colpa di Gherdovich, per tutto ciò che si era verificato, con conseguente riduzione dell’importo richiesto a titolo risarcitorio. Ma i giudici non hanno accolto le sue argomentazioni. “Per configurare un concorso di colpa, sarebbe stato necessario provare che la condotta della vittima avesse rappresentato una concausa diretta, rispetto la produzione dell’evento lesivo, e agli spari”. Da tali motivazioni la condanna al maxi risarcimento che chiude il capitolo giudiziario di questa terribile vicenda.

 

(Fonte Corriere Fiorentino)