Alla fine la decisione è arrivata: Gennaro Gattuso è il nuovo c.t. dell’Italia. Sei giorni dopo l’ultima panchina di Luciano Spalletti, arriva l’annuncio della Federcalcio. «Rino è un simbolo del nostro calcio», spiega Gabriele Gravina dopo che Buffon, sabato sera, alla fine della partita degli azzurrini all’Europeo in Slovacchia, l’aveva definito «la scelta migliore possibile». L’accordo è sulla base di un contratto annuale perché la Nazionale si gioca tutto in fretta: sei partite da settembre a novembre con l’obiettivo di rimontare la Norvegia e guadagnarsi il primo posto che garantisce la qualificazione al Mondiale nell’estate del 2026, tra Stati Uniti, Messico e Canada. Altrimenti bisognerà puntare al secondo posto e sperare di superare indenni la ghigliottina dei playoff di marzo. Una rincorsa affannosa. La strada è in salita. Ringhio, secondo i federali, è l’uomo giusto: pochi fronzoli e molta sostanza. «Le sue motivazioni, la sua professionalità, e l’esperienza saranno fondamentali per affrontare i prossimi impegni con la maglia azzurra. Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida condividendo il progetto di sviluppo complessivo del nostro calcio nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica», queste le parole di Gravina.
Va ringraziato anche perché ha accettato senza battere ciglio una sfida già compromessa in cui lo stesso Gattuso si prende molti rischi. Senza il Mondiale, anche lui sarebbe travolto. Giovedì, alle ore 11, sarà presentato al Parco dei Principi, a due passi dalla Federcalcio e da Villa Borghese, nel cuore della capitale. Il 5 settembre la prima partita, a Bergamo contro l’Estonia: da vincere, possibilmente stravincere, per migliorare la differenza reti. La Norvegia di Haaland è in fuga. All’Italia tocca inseguirla.
Nel comunicato si parla solo di Gattuso. Ma giovedì saranno annunciati i membri del suo staff che sarà arricchito, per volontà dello stesso tecnico, di Leonardo Bonucci. Mentre Barzagli dovrebbe entrare nello staff della Under 20. Presto, anche l’annuncio di Cesare Prandelli, che torna in Figc con l’incarico di supervisore tecnico e che dovrà implementare lo sviluppo del settore giovanile e soprattutto coordinare le varie aree tecniche della Figc, tra cui il Club Italia. Gravina e Prandelli e hanno già trovato l’accordo. L’annuncio dovrebbe arrivare in settimana.
(Fonte Corriere della Sera)