Cronaca

Uccise la sua ex a coltellate poi andò a mangiare un panino, condannato all’ergastolo

Un femminicidio tra i tanti che devastano la nostra societa è finito con l’ergastolo all’assassino. Anna Scala aveva denunciato il suo ex compagno per stalking già due volte. Aveva anche cambiato casa perché la situazione era diventata insostenibile ma tutte le precauzioni non bastarono ad evitare che Salvatore Ferraiuolo la uccidesse, colpendola diciassette volte con un coltello, per poi andare a mangiare un panino come nulla fosse. Era il 17 agosto del 2023 e Anna, 56 anni, parrucchiera a domicilio, morì così, nel bagagliaio della sua auto, in un garage di Piano di Sorrento dove aveva parcheggiato e dove il suo omicida la stava aspettando da ore. Oggi 11 giugno la corte d’Assise di Napoli ha condannato all’ergastolo l’ex della donna accettando la richiesta della procura di Torre Annunziata che aveva chiesto la massima pena per l’imputato che durante il processo ha più volte modificato la sua versione dei fatti. Riconosciute tutte le aggravanti tra cui anche quella della crudeltà. In aula oggi c’era anche la figlia di Anna, Maria Svato che ha commentato così la sentenza: “Questa è la condanna della giustizia terrena, nulla mi potrà restituire mia madre”.  La vittima del femminicidio venne assassinata con almeno 17 coltellate da Ferraiuolo che poi ha nascosto il cadavere nell’automobile della donna. Presente nell’aula 115 del Nuovo Palazzo di Giustizia quando è stato letto il dispositivo di sentenza, la figlia della vittima, come detto, Maria Svato, accompagnata dall’avvocato di parte civile Salvatore Esposito. Presente in aula anche l’imputato, che non ha battuto ciglio quando è stata letta la sentenza. Entro 90 giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza. Il giudice ha riconosciuto sussistenti tutte le aggravanti contestate tra cui anche quella della crudeltà. “Se potessi – ha detto ancora Maria Svato – adesso vorrei solo riabbracciarla ancora una volta”. Ni una mas…