La sua compagnia sbaglia e assicura l’auto di un altro e alla donna sequestrano la vettura, ora dovrà essere risarcita per i disagi
Incredibile ma vero. Era convinta di aver assicurato la sua auto, aveva tutti i documenti in regola, copia del contratto e la ricevuta di pagamento quindi quando è stata fermata dalla polizia municipale di Pistoia si sentiva tranquilla e serena. Ma quel che non sapeva era che per lei sarebbe invece iniziato un suo piccolo e personale calvario che si è concluso in ogni sua fase solo nei giorni scorsi, a distanza di 3 anni. Era il 2022 infatti quando gli agenti dopo averla fermata le hanno contestato di non essere in regola con l’assicurazione. Lei trasale ma a nulla valgono le sue proteste perché la sua auto non risulta assicurata. Ne viene fuori una mula da 816 euro e soprattutto il sequestro dell’autovettura, come da normativa. Alla donna sembra di vivere un piccolo incubo ad occhi aperti, ha le ricevute e tutti i documenti, è sicura di aver pagato. Cosa è potuto accadere allora? A quel punto per venire a capo del mistero si rivolge ad un avvocato e impugna la multa e il sequestro. Ma queste non sono cose che si risolvono in poco tempo, purtroppo, e la donna dovrà aspettare ben 252 giorni prima di ottenere il dissequestro dell’auto e l’annullamento della multa. Solo dopo una prima sentenza del giudice di Pace di Pistoia. Nel procedimento giudiziario è venuto fuori qualcosa di incredibile. I suoi documenti in effetti erano in regola, così come la ricevuta di pagamento, ma l’assicuratore al momento di inserire i dati corretti della sua cliente commette un errore, e finisce per assicurare un’altra auto, stesso e identico modello ma con targa diversa e diverso proprietario ovviamente. Quindi gli agenti avevano ragione quando le hanno sequestrato l’auto dopo averla multata. L’assicurazione ha quindi provveduto a sanare l’incredibile errore ma ora c’è da pagare i danni per i disagi subiti dalla donna. Il Tribunale di Pistoia nei giorni scorsi ha emesso sentenza in tal senso, a firma del giudice Matteo Marini, condannando l’assicurazione a pagare alla signora ben 7 mila e 800 euro tra danni morali e spese legali: “A titolo un danno non patrimoniale conseguente al disagio subito dalla ricorrente per il fermo della sua auto che l’aveva costretta a non agevoli compromessi per spostarsi o a lunghe e disagevoli camminate per andare a lavoro, fare la spesa ecc. come conseguenza della forzata sosta del proprio veicolo”. Caso chiuso.