È finita nel peggiore dei modi la storia di Denisa Maria Adas. Aveva trent’anni. Era arrivata a Prato da Roma, dove viveva con la madre. Lavorava. Aveva preso una stanza in un residence per qualche giorno. Poi, tra il 15 e il 16 maggio, è scomparsa.
Per settimane si è cercata Denisa ovunque. Nei tracciati telefonici, nelle testimonianze, nelle telecamere, nei silenzi. Si era parlato di rapimento. Si era ipotizzato un allontanamento. Ma da quella stanza al residence Ferrucci, lei non era mai uscita da sola. E da quella notte, i suoi due telefoni non hanno più squillato.
Il 4 giugno, venti giorni dopo la scomparsa, il suo corpo è stato trovato. Era nascosto tra i rovi, lungo una mulattiera, vicino a un casolare abbandonato a Montecatini Terme. Era lì da giorni. Non c’è stato nulla da fare. Le speranze si sono spente tutte insieme, in un attimo. Non si è trattato di un incidente. Né di un allontanamento volontario.
Per la sua morte è stato fermato un uomo di 32 anni, connazionale di Denisa, residente a Monsummano Terme. È accusato di omicidio volontario e di aver tentato di nascondere il corpo. L’uomo era già finito nel mirino degli inquirenti. Vasile Frumuzache, 32 anni, fermato mercoledì ha confessato.
“L’ho strangolata, le ho tagliato la testa e portato via il corpo in una valigia. Ho fatto tutto da solo”. E rivela quello che a suo dire è stato il movente dell’omicidio commesso: “Mi ricattava, e per questo l’ho uccisa”. L’uomo l’ha prima decapitata e poi dato fuoco alla testa. Un orrore indicibile.
Il corpo di Denisa trovato mercoledì a Montecatini Terme in mezzo ai rovi: è stata uccisa il giorno della scomparsa nella sua camera di albergo a Prato. Le celle telefoniche, i movimenti della sua auto, i dati raccolti sul suo telefono hanno condotto a lui. E a quel posto, lontano da tutto, dove il corpo era stato abbandonato.
Denisa era una donna. Una figlia. Una persona con una vita, degli affetti, una quotidianità. È morta da sola, lontano da casa. Uccisa. Le indagini ora cercheranno di chiarire tutto ciò che è successo in quelle ore, e nelle ore prima.
Denisa non tornerà. Ma qualcuno ha deciso che la sua vita valeva meno di tutto il resto. Ora la verità è emersa. Resta la giustizia.