Cocaina in costante aumento sequestri e consumo, specie tra le fasce più giovani, una vera e propria piaga
Dalle coste dell’America Latina ai moli italiani, passando per i container nascosti tra banane e caffè. La cocaina continua a viaggiare veloce, e l’Italia resta uno snodo centrale. Il 2023 ha visto una corsa senza freni, con numeri che parlano chiaro: la polvere bianca non solo arriva, ma circola sempre di più. Ed è sempre più usata.
La cocaina è una sostanza stupefacente ricavata dalle foglie di coca, una pianta originaria delle regioni del Sud America. La produzione avviene attraverso un processo chimico che trasforma le foglie in una pasta, che viene poi raffinata fino a ottenere una polvere bianca cristallina, solitamente assunta per via nasale.
Nel 2023 la coca ha confermato la sua posizione come una delle principali minacce nel mondo delle droghe in Italia. Le autorità hanno sequestrato oltre 25 tonnellate di cocaina, una cifra record. I dati emergono dalla Relazione annuale 2024 della Direzione Centrale per i servizi Antidroga.Ma questi sequestri ci raccontano anche che c’è sempre più cocaina in circolazione.
Centrale nel traffico internazionale di cocaina verso l’Italia è il porto di Gioia Tauro in Calabria, diventato negli ultimi anni uno degli snodi principali per l’ingresso dello stupefacente nel Paese. Il metodo preferito? Container occultati, spesso mischiati a carichi legali, dove la droga viene nascosta con tecniche sempre più sofisticate.
Non mancano i casi in cui la coca viene nascosta vicino agli accessi dei container per agevolarne il recupero immediato una volta arrivata a destinazione. Questo sistema, conosciuto come “rip-on/rip-off”, prevede la collaborazione di soggetti interni ai porti, fondamentali per evitare i controlli. Più raro, ma ancora in uso, è il trasporto aereo tramite corrieri umani o nascondigli nei bagagli.
Oltre alla quantità, preoccupa la qualità. I campioni analizzati mostrano una purezza media in crescita, in alcuni casi ha superato il 90%, un dato che mette in allarme sia le forze dell’ordine che gli operatori sanitari. Una sostanza più pura significa rischi maggiori per chi la consuma, e maggior guadagno per chi la vende.
Il consumo, intanto, non accenna a diminuire. La polvere bianca è la seconda sostanza stupefacente più diffusa in Italia dopo la cannabis. È usata in tutte le fasce sociali e sempre più spesso anche tra i giovanissimi. I servizi sanitari hanno segnalato un aumento delle richieste di aiuto legate alla cocaina, mentre gli interventi delle unità mobili e dei Sert confermano la diffusione della sostanza.
Anche sul fronte giudiziario i numeri parlano da soli, la coca è al centro di gran parte delle operazioni antidroga condotte dalle forze dell’ordine nel 2023. Oltre 12.000 persone sono state segnalate per reati connessi al suo traffico, e più di 7.000 sono state arrestate.
La cocaina, dunque, non è un ricordo degli anni ’80, ma una presenza concreta, quotidiana, che si infiltra nei porti, nei locali e nelle tasche degli italiani. I numeri dell’ultimo anno non lasciano spazio ai dubbi: la polvere bianca continua a correre. E il traguardo è sempre più lontano.