Cronaca

Maxi operazione della Dia tra Italia e Albania: sono 52 gli arresti per traffico internazionale di droga e riciclaggio

Una rete criminale transnazionale tra Durazzo e Bari, tonnellate di stupefacenti e milioni di euro riciclati: la maxi-operazione URA smantella un complesso sistema di narcotraffico.
Un’operazione internazionale senza precedenti, frutto della cooperazione tra le autorità italiane e albanesi, ha portato all’arresto di 52 persone e al sequestro di beni per diversi milioni di euro. L’indagine, avviata dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Bari in collaborazione con la Polizia albanese, Interpol ed Eurojust, ha colpito duramente tre organizzazioni criminali attive tra i Balcani, l’Europa del Nord, il Sud America e la Puglia.
L’operazione è stata denominata URA, ha portato all’emissione di due provvedimenti di custodia cautelare: uno disposto dal GIP di Bari e l’altro dal Tribunale Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana. Le indagini, svolte tra il 2021 e il 2022, hanno fatto sorgere un ampio sistema di traffico di cocaina ed eroina, che vedeva coinvolta una potente associazione criminale con base a Durazzo e due organizzazioni attive a Bari.
La droga, proveniente principalmente da Turchia e America Latina, veniva trasportata attraverso corrieri internazionali e lavorata in laboratori artigianali localizzati a Bari e provincia. Sono stati scoperti rifornimenti per un totale di 255 chili di sostanze stupefacenti, oltre al sequestro di oltre 2,9 tonnellate di droga in precedenti operazioni collegate.
Le autorità hanno ricostruito un flusso costante di denaro contante in uscita dalla Puglia verso l’Albania di oltre 4,5 milioni di euro, trasportato anche da autisti di autobus di linea internazionale. Anche in senso inverso; è stato documentato il trasferimento di 500 mila dollari dall’Albania all’Ecuador come anticipo per l’acquisto di un carico di cocaina da 500 chili.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alle analisi delle chat criptate scambiate sulla piattaforma SKYECC, acquisite grazie a un ordine europeo d’indagine e decodificate dalla DIA di Bari. Le conversazioni sono state d’aiuto per identificare ruoli e responsabilità all’interno delle organizzazioni coinvolte.
I provvedimenti cautelari riguardano anche figure istituzionali, tra cui un comandante e un agente della Polizia albanese, un avvocato e sei autisti di autobus. I sequestri patrimoniali hanno interessato immobili, conti correnti, società, ristoranti di lusso, una rete televisiva e altre attività commerciali in Italia e Albania.
Gli arresti, eseguiti su mandato internazionale, hanno interessato città in Albania come Durazzo, Tirana, Valona e Fier, e numerosi comuni italiani tra cui Bari, Matera, Torino, Trento, Como e Pomezia, con un’ulteriore coinvolgimento in Belgio.
Al momento, il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari: la consapevolezza in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede di processo, nel pieno rispetto del diritto alla difesa.