De Clizibus

Animali in cabina: l’Enac apre alla svolta, ma la rivoluzione pet-friendly per ora resta a metà

A partire dall’estate 2025, volare con il proprio cane o gatto potrebbe diventare molto più semplice e meno stressante. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), ha infatti annunciato una delibera che autorizza il trasporto in cabina degli animali domestici, anche di taglia media e grande, superando finalmente il limite degli 8-10 kg che finora obbligava molti pet a viaggiare nella stiva pressurizzata.

La notizia è stata accolta con entusiasmo da migliaia di proprietari di animali, che da anni chiedevano regole più flessibili e rispettose del benessere dei propri compagni a quattro zampe. Non è raro, infatti, che i viaggi in stiva provochino traumi irreversibili, malori o addirittura la morte degli animali, tanto che molti padroni scelgono di evitare l’aereo pur di non sottoporli a un’esperienza tanto pericolosa. La nuova normativa, anticipata dal Ministero e in attesa di approvazione formale da parte dell’Enac, arriva giusto in tempo per le vacanze estive, segnando un primo passo verso un’idea di viaggio più inclusiva.

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, cani e gatti potranno viaggiare in cabina all’interno di trasportini omologati, che potranno essere posizionati anche sopra i sedili, purché ben assicurati con cinture di sicurezza o altri sistemi di ancoraggio. Non ci sarà più un limite rigido al peso, ma soltanto il vincolo di non superare quello massimo previsto per un passeggero medio. Insomma, per la prima volta sembrerebbe aprirsi la porta anche agli animali di taglia media e grande, a patto che il trasportino consenta loro di stare comodi, potersi sdraiare e non intralciare le uscite di emergenza o il lavoro dell’equipaggio.

Tuttavia, le novità sulla carta non si traducono automaticamente in una rivoluzione nei fatti. Il testo della delibera, purtroppo, lascia ampio margine di discrezionalità alle compagnie aeree, che non saranno obbligate ad accogliere animali di peso superiore ai limiti attuali. Saranno quindi i singoli vettori a decidere se aderire o meno alla nuova normativa. Alcuni, come Ita Airways, si sono già mossi in questa direzione, alzando il limite per il trasporto in cabina da 8 a 10 kg. Altri, in particolare le compagnie low-cost come Ryanair ed EasyJet, restano barbaramente ferme sulle loro posizioni, continuando a vietare la presenza di pet in cabina salvo rare eccezioni, come quella dei cani guida.

Ma i motivi che fanno storcere il naso non sono finiti qui. Incerte sono infatti anche molte delle condizioni pratiche che accompagneranno l’attuazione della delibera. Non si conosce ancora il numero massimo di animali ammessi su un volo, né le eventuali tariffe aggiuntive. Non è chiaro se sarà possibile prenotare più posti per garantire maggiore spazio a un cane di taglia grande, né quali siano con esattezza le caratteristiche richieste per i trasportini. E sebbene le regole siano concepite per tutelare il benessere degli animali, risulta difficile immaginare, per esempio, un Labrador potersi sistemare comodamente all’interno di un contenitore compatibile con lo spazio ridotto dei sedili di una compagnia low-cost!

Eppure la nuova normativa si inserisce in un contesto culturale e sociale in rapido mutamento. Nel 2023, secondo le stime, in Italia si contavano circa 65 milioni di animali da compagnia. E uno studio condotto dalla London School of Economics insieme alla Kent University ha dimostrato che vivere con un cane o un gatto migliora il benessere psichico e la qualità della vita tanto quanto un rapporto di coppia stabile. Non sorprende, quindi, che le richieste di maggiore attenzione verso gli animali domestici coinvolgano sempre più ambiti della vita quotidiana, incluso quello dei trasporti.

Il settore ferroviario si è già adeguato da tempo, permettendo ai viaggiatori di portare con sé i propri familiari a quattro zampe in modo più semplice e diretto. Ora anche l’aviazione civile italiana prova a fare un passo avanti. Ma perché si possa parlare davvero di svolta pet-friendly sarà necessario che le compagnie aeree decidano di assumersi seriamente la responsabilità e l’onere di adeguare la propria organizzazione interna, superando rigidità, resistenze e limiti logistici.

Per il momento, dunque, ci troviamo di fronte a una novità importante, ma ancora tutta da costruire nei dettagli e nei regolamenti. Chi viaggia con un animali farà bene a informarsi con attenzione, consultare il sito della propria compagnia aerea e pianificare con anticipo ogni dettaglio. Il cielo finalmente sembra essere un po’ più aperto anche per loro, ma il viaggio verso una piena inclusione degna di un Paese civile è solo agli inizi.