Cronaca

Morì per Covid contratto in ospedale, il Tribunale di Livorno condanna l’Asl a risarcire i familiari con 450 mila euro

Era morto di Covid, come stabilito dall’autopsia, ma aveva contratto il virus mentre era ricoverato in ospedale a Livorno per altri motivi, ora i familiari dovranno essere risarciti dall’Asl Toscana nord ovest. Alle due figlie e alla sua ex convivente dovranno essere pagati circa 450 mila euro di danni morali «per lesione da perdita parentale».

È quanto ha stabilito il Tribunale di Livorno al termine del processo di primo grado nella sentenza pubblicata nei giorni scorsi a firma del giudice Simona Capurso. L’uomo aveva 69 anni all’epoca del decesso ed era nato a Castelfiorentino. Nel processo è emerso che in quello stesso periodo in ospedale a Livorno hanno contratto il Covid ben 31 persone: lui, altri 17 pazienti, 4 medici e 9 operatori, per «carente applicazione delle misure di prevenzione», stando al resoconto processuale.

Proprio tale circostanza ha indotto i consulenti del giudice, incaricati di fare piena luce sui motivi della morte, a ritenere che vi sia stata, almeno in quel periodo, una scarsa applicazione delle controffensive per evitare il contagio da Coronavirus.

Il paziente morto di Covid, una delle tante di quell’infausto periodo, è deceduto il 13 gennaio del 2021 proprio mentre si trovava ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Livorno, dopo che era stato trasferito dal reparto di medicina interna, dove era stato ricoverato in origine il 12 dicembre del 2020. I tamponi quotidiani avevano sempre dato esito negativo, tranne ben 25 giorni dopo, e cioè il 6 gennaio del 2021, prova definitiva per il giudice che il Covid era stato contratto esattamente durante il periodo di ricovero ospedaliero. Sette giorni dopo, per le complicazioni del Covid era morto. Per questo e altri decessi era stata avviata anche un’inchiesta penale.

Proprio dagli atti delle indagini della Procura livornese, come detto, ed in particolare dalla consulenza disposta dal pm, atti acquisiti nel processo civile, è emerso che il reparto di medicina interna dell’ospedale di Livorno, era stato l’epicentro di un importante cluster epidemico. Questa sentenza può spalancare le porte ad altre cause simili, per tutte quelle persone che hanno contratto il Covid in ospedale e o sono decedute o hanno sofferto per le varie conseguenze della malattia.

Ad ogni modo per i giudici di Livorno non ci sono dubbi nel caso specifico, e il contagio è avvenuto in ambito ospedaliero tramite contatto con un medico o un infermiere o comunque con un soggetto facente parte della struttura sanitaria, in quanto uniche persone con le quali aveva interagito il paziente in quei giorni.

«Ciò posto, deve quindi ritenersi provata anche la condotta colpevole dell’azienda sanitaria». Da queste motivazioni è derivata la condanna.

L’Asl ricorrerà in appello.
L’Asl Toscana Nord Ovest, tramite i suoi legali, ha detto che intende impugnare in Appello la sentenza: «Il Tribunale di Livorno ha di fatto paragonato l’infezione da Covid ad una qualunque altra infezione nota e conosciuta, ma all’epoca si sapeva bene poco del coronavirus». La preoccupazione è evidentemente che questa sentenza possa dar luogo ad altre cause di risarcimento simili, sempre per cluster di infezioni da Covid in ambito sanitario.

(Fonte Corriere Fiorentino)