Israele e Palestina un conflitto che dura da decenni in una terra in guerra da 2 mila anni
(La nuova rubrica sulle sempiterne questioni mediorientali che parte dalla storia per arrivare poi al presente per comprendere meglio la vicenda attualmente più complessa e drammatica dei nostri tempi)
Su invito del direttore Vincenzo Brunelli, che ringrazio e che mi pregio di conoscere da quasi mezzo secolo, inizio questa rubrica dedicata al Medio Oriente, in particolare alla questione israelo-palestinese, con una confessione: si tratta di un argomento quanto mai spinoso che ha bisogno di essere approfondito individualmente. Quello che posso tracciare non sarà un percorso fondato su studi specifici ma una serie di riflessioni personali quanto più possibile super partes, che offro alla valutazione collettiva per tentar di dare una dimensione soprattutto al rapporto della diaspora con l’Europa, senza alcuna pretesa accademica, per quanto qualche ricerca dovrò pur farla.
Partiamo dal presupposto che da questa parte del mondo il Medio Oriente è la culla della civiltà nata, come tutti sappiamo da reminiscenze di scuola elementare, tra il Tigri e l’Eufrate, non lontano dal Mare Nostrum. Ma perché Medio Oriente? E’ solo questione di punti di vista, per i greci l’occidente eravamo noi e notoriamente terminava alle colonne di Ercole per quanto oggi questo concetto si è esteso fino a oltreoceano. E sgombriamo subito il campo da una leggenda: la Grande Israele non è mai esistita, archeologi israeliani lo hanno smentito visto che scavando non hanno trovato niente di rilevante, a quanto pare non vi è traccia nemmeno del passaggio degli ebrei in Egitto. Fatta salva ogni questione di fede che riguarda i credenti a noi tocca invece prestare fede a dati più tangibili.
Tuttavia anche nella Bibbia possiamo trovare informazioni che ci saranno utili, per esempio per comprendere le ragioni di un conflitto che dura da millenni. Mai sentito parlare di Davide contro Golia? E Golia chi era? Un filisteo ovvero un membro di una popolazione che per l’appunto diede il nome alla Palestina; l’assonanza linguistica è evidente, ma i filistei non vanno confusi con gli attuali palestinesi. Resta il fatto che le popolazioni che si susseguirono su quella striscia di terra lambita dal mare sono in perenne conflitto da oltre 2000 anni. E’ la storia del mondo potrebbe obiettare qualcuno ed è vero.
Già che abbiamo citato la lingua facciamo luce anche sui termini semita e antisemita. Quest’ultimo non vuol dire nulla in quanto stiamo trattando di un dato linguistico ovvero si definiscono semite le lingue dei popoli che si crede discendano da uno dei mitici figli di Noè cioè Sem. Non si tratta quindi di un dato etnico in quanto diverse lingue regionali sono definite tali. Qualcuno però ha forzato la mano su questo termine trasformandolo in una sorta di offesa, a mio parere del tutto infondata. Resta inoltre il problema che del mondo antico sappiamo poco e nulla e non solo per quello che riguarda il Medio Oriente ma in generale. Possiamo però farci una idea se andiamo a guardare anche solo superficialmente la lunga storia della formazione di quelli che sono diventati gli stati moderni, un processo quanto mai aspro e difficile, in continua ebollizione ancora oggi, ed è per questo che stiamo qui a trattarne.