Cronaca

Sesso in carcere tra detenuti e coniugi o conviventi, le nuove linee guida del Dap

‘Due ore e mai la porta chiusa dall’interno’, il sesso in carcere. Anche in Italia si apre alla possibilità di concedere colloqui intimi dietro le sbarre, con precise regole: ammessi coniuge o convivente. Il diritto alla sessualità entra in carcere. A distanza di oltre un anno dalla pronuncia della Consulta, arriva il primo concreto segnale dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Dap, che apre definitivamente la strada alla possibilità di concedere colloqui intimi dietro le sbarre. «Un vero e proprio diritto soggettivo» del detenuto – secondo i giudici – che ora è consentito e stabilito dalle linee guida diffuse dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Si partirà negli istituti di Brescia, Trento, Civitavecchia, Bologna, quello di Secondigliano a Napoli e di Sollicciano a Firenze: questo tipo di spazi sarà prossimamente disponibile però solo in 32 strutture. Non sarà per tutti dunque, anche all’interno delle stesse case di reclusione, perché i criteri saranno disciplinati da una serie di prassi e verifiche.

 

(Fonte Ansa)