Cronaca

Sesso con ricatto a bordo della nave da crociera, licenziato in tronco e sbarcato in Giappone un ufficiale dell’equipaggio

Ennesimo episodio che vede una donna al centro di un deplorevole progetto a sfondo sessuale da parte di un suo superiore sul luogo di lavoro. Stavolta è stato scoperto e ha subito conseguenze. Sesso con ricatto a bordo della nave da crociera, licenziato in tronco e sbarcato in Giappone un ufficiale dell’equipaggio. I fatti risalgono al mese di maggio del 2023 quando il primo commissario di bordo dopo essere stato interrogato dal comandandante della nave da croicera di Msc “Bellissima”, e dopo alcune verifiche, ha ricevuto l’ordine immediato di sbarco e subito dopo la lettera di licenziamento consegnata a mano. Il transatlantico in quel momento si trovava in Giappone dopo essere partito da Napoli il mese prima. L’uomo è accusato di aver costretto con la minaccia di licenziamento una sua sottoposta a fare sesso con lui, ma alla fine è stato lui a essere licenziato. In sede di interrogatorio l’uomo ha provato a difendersi ammettendo il rapporto sessuale che a suo dire era consenziente. Ma il comandante dopo aver ascoltato anche altri membri dell’equipaggio e ovviamente la vittima del ricatto sessuale, ha deciso che l’uomo aveva violato regolamenti interni tali da non consentirgli più di restare a bordo della nave. Il primo commissario è dovuto rientrare in Italia taramite le autorità dell’ambasciata in Giappone. Una volta rientrato ha impugnato il licenziamento e lo sbarco immediato davanti al Tribunale di Napoli ma nei giorni scorsi il giudice Maria Gaia Majorano ha pubblicato la sentenza che dichiara assolutamente legittimo l’operato del comandante e di Msc, dopo aver stabilito l’inammissibilità del ricorso dell’uomo. Un grave e disdicevole episodio che la dice lunga sulla tutela delle donne anche nei luoghi di lavoro che deve essere sempre al primo posto di chi assume. Nel processo è emerso che l’uomo sin dalla sua assunzione avvenuta a marzo dello stesso anno aveva messo in atto comportamenti prevaricatori nei confronti dei supo sottoposti e altre segnalazionei erano arrivate all’ufficio del personale prima della scioccante rivelazione del ricatto a sfondo sessuale e per scopi sessuali nei confronti di una donna membro dell’equipaggio che lavorava con lui in posizione inferiore dal punto di vista lavorativo. E lui ne ha approfittato pensando di rimanere impunito. Non è andata così stavolta.