Fusione nucleare, baluardo contro carbone e petrolio, progetto unico tra Gran Bretagna e Italia
La macchina sperimentale per la fusione nucleare. L’Autorità per l’Energia Atomica del Regno Unito (UKAEA) ha annunciato una partnership strategica con l’italiana Eni per la costruzione del più grande e avanzato impianto di ciclo del combustibile a tritio al mondo. Parliamo di una collaborazione particolarmente importante poiché potrebbe portare allo sviluppo di future centrali a fusione nucleare, una tecnologia che, non ci stancheremo mai di dirlo, promette di trasformare radicalmente il panorama energetico globale.
Il progetto, denominato “UKAEA-Eni H3AT Tritium Loop Facility”, è stato concepito come una struttura all’avanguardia che offrirà a industrie e università l’opportunità di studiare come processare, immagazzinare e riciclare il tritio, un elemento essenziale per il funzionamento dei reattori a fusione. Il recupero e il riutilizzo del tritio giocheranno infatti un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento e nella generazione di combustibile per le future centrali a fusione, risultando cruciali per rendere questa tecnologia sempre più efficiente. Così ha dichiarato il professor Sir Ian Chapman, CEO di UKAEA. “Siamo entusiasti di lavorare con Eni, che ha dimostrato un grande impegno verso la fusione. Crediamo che l’energia da fusione possa contribuire a un futuro a zero emissioni, andando oltre la decarbonizzazione dell’elettricità. L’impianto dimostrativo H3AT stabilirà un nuovo standard come la più grande e avanzata struttura di ciclo del combustibile a tritio al mondo, aprendo la strada a soluzioni innovative nel settore del combustibile da fusione e dimostrando la leadership del Regno Unito in quest’area cruciale di ricerca e sviluppo.”La collaborazione non si limiterà alla costruzione dell’impianto, ma includerà anche attività congiunte di ricerca e sviluppo nel campo dell’energia da fusione e tecnologie correlate, compresi programmi di trasferimento di competenze. Eni contribuirà al progetto H3AT con la sua esperienza nella gestione e nello sviluppo di progetti su larga scala, aiutando a ridurre i rischi della sua tabella di marcia. Questa partnership combina l’ampia esperienza di UKAEA nella ricerca e sviluppo sulla fusione con le consolidate capacità industriali di Eni nell’ingegneria, messa in servizio e operazioni di impianti. Non manca nemmeno la dichiarazione di Claudio Descalzi, CEO di Eni.La fusione nucleare rappresenta una soluzione potenzialmente rivoluzionaria per la sicurezza energetica e la decarbonizzazione. Il processo vede due isotopi di idrogeno fondersi insieme sotto intenso calore e pressione per formare un atomo di elio, rilasciando grandi quantità di energia priva di emissioni attraverso un processo sicuro, più pulito e virtualmente inesauribile.